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sabato 24 settembre 2011

Questione di … classe

Sulla trece (il “nostro” autobus).

Frenata. Davanti a noi c’è un autobus fermo. Non riesce a girare perché c’è una macchina che impedisce il passaggio. È una situazione assurda, perché basterebbe che uno dei due mezzi faccia un minimo di retro e già si sarebbe risolto l’ ingorgo. Ma nessuno si muove.
La signora di fianco a me spiega: “Questione di principio”.

Passano venti minuti. Nessuno scende dal mezzo. Si gridano l’ un l’ altro a vicenda, aspettando l’ arrivo della polizia. Il rumore dei clacson delle auto, che nel frattempo hanno formato una lunga coda, è assordante. C’è ancora tutto lo spazio necessario alla manovra, per entrambi i mezzi.

Arriva la polizia. Un agente si avvicina al bus, poi all’ auto. L’ autista dell’ autobus, senza dire nulla, fa retromarcia e lascia passare l’ auto. Il poliziotto si avvicina al finestrino della trece e spiega al nostro autista che il signore dell’ auto è uno “de alto grado”.

L’ auto mi passa a fianco. Il signore ha un volto serio e deciso. Al suo fianco una bambina spiaccicata al finestrino guarda gli autobus e le macchine ormai in silenzio.
La signora di fianco a me sospira: “Questione di classe”.

giovedì 14 luglio 2011

Formazione Cantieri: 18-19 giugno 2011

Pronti... (?)
Tanti volti nuovi, tanti stili diversi, tante domande…. Ma soprattutto tantissimo entusiasmo: mi sono proprio piaciuti questi cantieristi2011!

(la piastra la devo lasciare a casa?)
Eh sì, devo ammettere che l’ incontro con i volontari che hanno deciso di partire per i Cantieri della Solidarietà quest’ estate (e quindi di accompagnarci durante un pezzettino del nostro Servizio Civile!) è stato davvero “energizzante”!

(ah, quante valige hai portato tu?)
Energizzante, il termine giusto: il sorriso, la voglia di conoscersi e di conoscere, la semplicità e la naturalezza con cui si sono presentati…mi hanno ricaricato!

(ma per la ceretta?)
Abbiamo passato una due-giorni davvero ricca, di condivisione, racconti, risate, di riflessione sul senso del “partire con un bastone, uno zaino e un paio di sandali”… confrontandoci insieme sulle paure pre-viaggio, su capacità e doti da mettere in gioco, su desideri e aspettative, per partire. E partire bene.


...Partenza... (manca poco!)

(è vero che ci sono i serpenti a Managua?)
Economia, servizi sociali, arti visive… oratorio, calcio, kickboxing…
e poi “Cos’è “Nicaragua?”
Foglio bianco.
Occhi sognanti e interrogativi … ..Di chi si immagina un popolo di Derdiani che urlano contro ingegneri(!) … di chi non ha la più pallida idea di cosa lo aspetti!

(ma a che ora in aeroporto? … )
..e che non vede l’ ora di riempire quel foglio!

Importante è stato anche il ruolo giocato da noi coordinatori, per la prima volta messi alla prova come capi-cantiere. Una bella squadra (sì, sono di parte), pronta ad assumersi le responsabilità dei campi, a vivere un periodo ancora più intenso all’interno di un anno già particolare… con la voglia di divertirsi e confrontarsi (vedi fuga nella “suite-SCE” per “condivisione dell’ esperienza”).

(ho lasciato il tuo numero a mia mamma, è un po’ apprensiva…) (!!!)


Sarà anche perché, tra tutti, ci siamo ritrovate ben in 3 Gallaratesi (e una Cuoricina) :) ,
ma… ...promuovo a pieni voti questo inizio…aspettando solo il:

...Via!
(qualsiasi cosa tanto ci siete voi, no?!) (…)

mercoledì 23 febbraio 2011

"Dos jóvenes cooperantes de Cáritas Ambrosiana..."



"...apoyaran a Redes de Solidaridad durante 2011"


Ricambiamo con piacere il saluto degli amici di Redes de Solidaridad (Nicaragua),

che hanno pubblicato su loro blog

il benevenuto a Elisabetta e Marta!

Ecco lo screenshot della pagina




sabato 12 febbraio 2011

^^

Viaggio.

Viaggio strano. È la prima volta che parto con “qualcuno”. E per di più italiano! Ho sempre viaggiato da sola… compartir es otra cosa!
Arrivo a Managua … il viaggio che ci porta dall’ aeroporto a “casa” è… esattamente come me lo ricordavo. Nessuno stupore. O meglio solo uno, mi stupisco di non essere stupita. E penso.

Una camionetta calda .. con i bagagli accatastati nel rimorchio e legati insieme con una fune .. per evitare la caduta durante il tragitto. Mi ricordo della calle.
Le strade di Managua sono orribili. Non tutte sono asfatate e quelle che lo sono … si sciolgono al sole. Gli autobus sembrano divertirsi saltando le buche.
ll primo viaggio sul bus “trece” (“la trece, la trece!”) non lo smentisce: aggrappati come possono i miei compagni di viaggio si stupiscono per il tanto saltare .. lo paragonano a Gardaland..e io non mi stupisco, né per le buche, né tanto meno per “gli italiani”.

Dal finestrino cartelloni pubblicitari, cartelli stradali, semafori, taxi gialli, gente che corre, che cammina, che guarda … è tutto un colore. Mi ricordo dei colori.
Colori di una città che è un disastro, colori delle casette ad un solo piano che si alternano e mai si ripetono uguali, colore del fumo dei gas di scarico che si alza giusto ad altezza vie respiratorie, colore blu del cielo che a Milano non esiste, colore sbiadito della mia pelle per il quale la gente mi guarda allucinata, colore delle farfalle che sono enormi e che volano alto.

Si sentono clacson, urla, vendidores ambulantes, freni che stridono, musica a tutto volume, pianti e risate di bambini. Mi ricordo del rumore.
“PAAAAN! PAAAAN!” “Basura-basura, Basura-basura”. E quando la musica si spegne.. è perché non c’è più corrente! E allora si inizia a cantare.

I ricordi si mischiano con la nuova avventura… una settimana passa senza che io me ne accorga.

Lo stupore per la consapevolezza che sento è grande. E mi stupisco!

martedì 18 gennaio 2011

mARTa


mARTa


…con una terribile difficoltà a scrivere pubblicamente… :)


Cosa ti piace? Non sono sicura di saperlo. E questo un po’ mi piace - “libertà e perline colorate”


Perché lo SCE? In questo momento, è per me la scelta migliore che io possa fare, razionalmente e irrazionalmente - “all’ albeggiare emersi”


Sensazioni all’ inizio del viaggio: confusione cilena di Copenhagen - “el valor para marcharse el miedo a llegar”


Aneddoto: LiMaNiMa correndo nel prato del nonno – …“che il mondo vada per la sua strada!”