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martedì 6 settembre 2011

Giulia in Nicaragua


Primo viaggio in bus

Conoscenza sulla posizione geografica incerta tra America latina e Africa, verde, fiori, i versi degli uccelli, il rumore dei giechi sui tetti, farfalle, scimmie, cascate, laghi immensi con tanto di squali, l’Oceano Pacifico, il sole, la pioggia improvvisa,i nubifragi, i mille colori del cielo, Managua, le strade sterrate, la fogna lungo le vie, case basse e colorate, le finestre e le porte delle case con le ringhiere di ferro, i lucchetti, la pupusa, le amache, gli autobus tamarri, i taxi sgangherati, i cani randagi, i bambini scalzi, la donna del pane, l’attesa di qualcosa di indefinito, la messa campesina, i bambini travestiti lungo le strade di Granada, lo spettacolo dei leoni al circo organizzato per i bambini, le isole del lago Nicaragua, le cena a lume di pila, gli alberi di Natale in pieno agosto, la tortilla, il rum, i balli latini, la sensualità, i viaggi in bus appiccicati gli uni con gli altri, El Guis, i bambini in gita al mare, il riso e fagioli, il platano fritto, le leggende del luogo, le improvvise interruzioni di elettricità e acqua, la passione e il sorriso delle insegnanti, le crisi di Daniela, il viso di Gabriela, gli abbracci in gruppo che ti fanno perdere l’equilibrio, giocare a pitturarsi a vicenda con i bimbi sordomuti, le prove del balletto alle sette di mattina…


Gabriela


..contatto profondo, quello che ti tocca le viscere e ti apre la mente!.. Grazie NICARAGUA!




Giulia

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