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martedì 2 agosto 2011

Diversità

Ognuno con la sua storia, le sue domande, speranze e aspettative, ci siamo trovati insieme qui, nell’altrove a due passi da casa: Palermo, tanto familiare, quanto sconosciuta. A scoprire che per trovare la diversità non serve andar lontano, basta guardarsi intorno. E mettersi al servizio.


Non sapevamo cosa ci aspettava, finché varcando il cancello de “Il Giardino di Madre Teresa” siamo stati assaliti dai suoi piccoli ospiti che ci hanno trascinati in un vortice in cui non c’è più stato tempo per pensare.


I bambini hanno il potere di assorbire le tue energie e il tuo cuore, sono uguali in tutto il mondo, e a Palermo, in un certo senso, sono “più uguali” che altrove. Qui i piccoli africani parlano palermitano o, vista da un’altra prospettiva, ci sono piccoli palermitani con la pelle color cioccolato!


Non è facile affrontare le ore torride e interminabili di liti e pianti in cui veniamo letteralmente frastornati dall’energia e dall’irruenza dei bambini che trascorrono le loro giornate nel “giardino”, ma qualche piccola conquista, due bambini che sotto i tuoi occhi fanno la pace, si prendono per mano o semplicemente giocano sereni qualche minuto danno la sensazione che stiamo facendo qualcosa per loro, anche se un piccolo gesto.


Milioni di parole possono essere spese… ma sarà per la prossima volta! Per ora i pensieri sono ancora confusi e caldi, la stanchezza offusca le poche idee con cui eravamo partiti e resta solo la certezza che la bellezza delle esperienze di dedizione che ci si stanno mostrando in questa città piena di contraddizioni non potrà essere dimenticata.


                                                          
Margherita

1 commento:

  1. ... i Thai avrebbero fatto meglio!

    Questo oltre a rappresentare il titolo del nostro post, vuole anche essere un elogio alla "Thailandità" ed a tutto ciò che ruota intorno a questa fantastica, nonché superiore, civiltà.
    Non siamo impazziti, ma dopo appena pochi giorni di quotidianità trascorsa al loro fianco non abbiamo potuto fare altro che prendere atto della netta superiorità mentale, fisica, sociale, personale, culturale, tecnologica, economica, estetica e spirituale di questa umile e servizievole (chi ha orecchie per intendere...intenda)gente.
    Come ex-italiani crediamo che un tenore di vita caratterizzato dalla possibilità di vivere senza alcun problema e nel caso, risolverlo nel giro di 3 MACRAP (*), cullati dai più moderni mezzi tecnologici (blackberry e Ipad) possa rappresentare un miraggio insperabile per un popolo deprecabile come il nostro (terra natale di geni come Leonardo, Cavour, Mazzini ma anche di ...).

    ... non so cosa, non so come, non so quando ma sappiamo di per certo che loro lo avrebbero fatto meglio...non per altro "Thai do it better".

    Credo Ancora Realistico Interpretare Tutto Assolutamente Semplice (C.A.R.I.T.A.S.)
    Sez. "I Blogger della Notte"

    (*)MACRAP = unità di misura Thai, a noi ancora totalmente sconosciuta, in grado di quantificare tutte le grandezze e le forze in gioco nel tempo e nello spazio. [(N*Kg*lt*m*°C*HP*Ca*j)/(W*ohm*s*Hz*K*g)]

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