Pagine

sabato 16 luglio 2011

In cammino...verso la selva!




Eccoci qui a pochi giorni dal ritorno dalla zona tropicale boliviana.


Un viaggio di 2000 km per raggiungere le terre affidate ai campesinos del Movimiento sin Tierra…il caldo, i Mosquitos, le zecche…pronte ad affrontare vipere, piraña e coccodrilli io e la Vale ci lanciamo in questa nuova avventura boliviana…




Da mesi stiamo seguendo il Movimiento Sin Tierra qui in Bolivia nell’accompagnamento a Tierra Nueva, un terreno nella regione tropicale del Beni dove i campesinos, rimasti senza terra a causa della parcellizazione dei terreni andini si dovrebbero trasferire per iniziare una nuova vita, con nuove speranze e maggior sicurezza.




In realtà il cammino verso Tierra Nueva è difficile... fisicamente: in mezzo alla foresta tropicale con strade non facili da percorrere, il primo centro abitato a due ore di macchina, un caldo che persone abituate a vivere 4000 mt fanno fatica a sopportare, mosquitos che non ti lasciano dormire, inondazioni nella stagione delle piogge, coltivazioni da iniziare completamente diverse da quelle delle ande boliviane, senza acqua, infrastrutture come scuola per i bambini o ospedali…




E le difficoltà non sono solo queste…la gestione della terra, comunitaria o individuale, il mancato appoggio politico, proprietari terrieri vicini poco accoglienti…


La strada è lunga…come lungo è stato il cammino che da Cochabamba a 2700 mt ci ha portato a 200 mt nel caldo umido della foresta per conoscere concretamente l’asientamento humano, dove i Sin Tierra dovrebbero trasferirsi…due Pawichi – capanne di bambù e foglie di palma - e 18 persone pronte ad accoglierci e a mostrarci le coltivazioni che hanno cominciato a dar frutto: limoni, aranci, mango e canna da zucchero..ben presto anche papaya e cocco.




Ma questo non basta per poter sopravvivere…l’acqua è l’elemento essenziale e già in molti si sono ammalati bevendo quella del fiume: anche per questo la residenza nell’asientamento non è continuativa, ma le diverse famiglie si alternano per poter custodire il proprio terreno. Insieme si parla della possibile costruzione di un pozzo, di migliorare le condizioni di vita nell’asientameto e sulla prospettiva concreta di poter vivere per un lungo periodo e creare una vera e propria comunità in Tierra Nueva.



La strada che ci riporta a casa è lunga, ci rimettiamo in cammino verso Cochabamba, così come si spera che continuino il proprio cammino le famiglie di Tierra Nueva…le premesse ci sono, ora si deve solo iniziare a crederci davvero!

1 commento:

  1. Sono proprio contento che alla fine siete andate a Tierra Nueva; ci sentiamo presto per sentire le vostre impressioni.

    Un abrazote
    JS

    RispondiElimina