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venerdì 15 aprile 2011

Restiamo umani /2


"... E mentre che moriva, morendo lui diceva, voi uccidete l'uomo ma non la sua idea ..."

(Canzone popolare dedicata a Giacomo Matteotti)


Un uomo di pace. Questo è stato Vittorio Arrigoni. Aveva scelto con chiarezza da quale parte stare, e l'enorme cordoglio espresso in queste ore dalla popolazione di Gaza ne è la riprova. Aveva scelto strade molto diverse dalla stragarande maggioranza dei ragazzi della sua età, aveva scelto di stare con i bambini e i pescatori di Gaza piuttosto che in qualche luccicante discoteca alla moda.

E come lui in tanti hanno fatto questa scelta, tante organizzazioni presenti nell'inferno di Gaza, una lembo di terra tanto piccolo quanto martoriato. Organizzazione laiche come l'International Solidarity Movement di cui faceva parte, e religiose come Pax Christi e Caritas, sempre in prima linea nell'assistenza alla popolazione civile martoriata dall'occupazione e nella denuncia di quanto avviene laggiù.

Adesso lui non c'è più, e la stampa che lo ha sistematicamente ignorato farà sfoggio della retorica di questi casi per un paio di giorni. Ma per quanto doloroso sia questo momento, forse la cosa più giusta fare al momento non è di pensare alla sua morte, ma alla sua vita, che è di esempio per tutti quelli che rimangono lì a Gaza e per gli altri che, si spera, il suo sacrificio richiamerà.

Addio Vittorio. La terra ti sarà lieve.

Restiamo umani

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