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venerdì 11 febbraio 2011

Da tre notti sogno in francese

Da tre notti sogno in francese

A svegliarmi è un sussulto amletico, un dubbio stringente: cosa mai si saranno detti gli eroi che popolato i miei sonni? Non gli sto dietro. Cerco nella memoria, e ritrovo solo una infinita onomatopea di vorticose “r” sbiascicate, di dittonghi criptici, di singhiozzanti sillabe tronche.

Monica, la mia collega, sembra uscita ieri dalla Sorbona di Parigi.

I colleghi della Caritas Libano se la cavano niente male col francese.

La mia lingua invece arde, incendiata dalla pirotecnica linguistica di questo medio oriente poliglotta. Una domanda in francese per una risposta in arabo. Uno stacco in inglese.

Forse questo parla francese. Come si diceva in arabo? Quello è arabo classico! Prova in inglese...

L'italiano è un dessert, ce lo teniamo per la sera, a casa.

Poi si va a dormire. E lì, da tre notti, ricomincio col francese. Mio malgrado.

Welcome to Beirut people.

Paolo

1 commento:

  1. non ti preoccupare paolo...siamo sulla stessa barca! piu' che nei sogni lo spagnolo fa parte dei miei incubi!!! aiutoooooo

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