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martedì 18 gennaio 2011

Brindiamo alla partenza!

Mi chiamo Simona, ho 25 anni, sono Assistente Sociale e sto partendo per il Kenya, e fin qui è facile parlare di me.
Io ho un cane, piccolino (di dimensione, ha quasi 12 anni), è femmina, si chiama Kira. Passiamo le giornate a coccolarci, a giocare, poi io le parlo anche, non aspetto di certo una risposta,ma mi piace che mi si facciano poche domande … ho anche un ragazzo, passiamo le giornate a coccolarci ,a giocare, e con lui per fortuna chiacchiero, anche troppo, sa tutto di me … e ora prima della partenza mi viene un’ansia pazzesca a pensare di non averli sempre vicino, soprattutto Kira farà davvero fatica a comunicare con me tramite skype. E mi sembra assurdo che tutto d’un tratto non potrò vedere e sentire Fabio (si, il mio ragazzo) quando voglio. Mi sono già informata su tutti i mezzi che avrò a disposizione per chiamare a casa, i costi e tutto ciò che riguarda la telecomunicazione. Il mio compagno di viaggio credo di averlo già spaventato abbastanza, penso che abbia il terrore di me e del mio timore di stare male a causa della nostalgia! (Emanuele, mi farò perdonare!)
E quando mi viene paura, quando penso “Ma chi me l’ha fatto fare! Sei un’incosciente!”, concentro l’attenzione sull’Africa: immagino giraffe, bonghi, ragazzini che giocano, vicini di casa accoglienti,il bagno di cui abbiamo avuto un’anticipazione, il swahili, il verde, il sole, la terra rossa… e non dico che l’agitazione sparisca del tutto, ma mi ricordo perché mi sono presentata alle selezioni del SCE a settembre, del mio mal d’africa che possiedo da bambina pur non essendomi mai recata nel continente nero. E non vedo l’ora di essere lì, sul posto, a scrollarmi via questo estenuante stato di attesa.

E allora brindo prendendomi gioco della mia ansia, perché lo spumante, si sa, scioglie i nervi…
E brindo al Kenya chiedendogli di stupirmi, a Nairobi perché mi accolga  a braccia aperte rendendo questa esperienza talmente bella da allontanare qualsiasi nostalgia… 

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